Per metatarsalgia intendiamo un dolore a livello dell’avampiede in corrispondenza
delle articolazioni metatarso falangee. Tale dolore può essere a carico di tutto
l’avampiede o della parte centrale dell’avampiede oppure localizzato solo al I o
al V raggio (cioè sulla parte interna o esterna dell’avampiede). Pertanto una
metatarsalgia rappresenta un quadro complesso determinato da molte cause spesso
concomitanti sia a livello dell’avampiede che del retro piede. Vista la complessità di questa patologia intendo soffermarmi solo sulle metatarsalgie che interessano la parte centrale dell’avampiede. Queste sono di gran lunga le più frequenti e ne sono affette principalmente le donne soprattutto dopo la menopausa. ( come si può vedere
dalla foto la parte centrale dell’avampiede è più bassa delle parti laterali, si ha in pratica un avampiede rotondo). Come detto precedentemente le cause possono
essere molteplici in genere per alterazione della biomeccanica del piede:
- Alluce valgo
- Deformità delle dita (dita a martello)
- Instabilità delle articolazioni metatarso falangee centrali
- Maggior lunghezza congenita dei metatarsi centrali
- Artrosi di una o più articolazioni
- Obesità
- Esito di fratture
- Esito di pregressi interventi
CLINICA
In pratica il peso di questi pazienti invece di essere distribuito a tutto l’avampiede si concentra nella parte centrale e questo determina inizialmente una callosità plantare che spesso viene rimossa da un podologo ma che si riproduce abbastanza rapidamente in quanto non viene rimossa la causa dello squilibrio biomeccanico. Con il tempo compare un dolore plantare in
corrispondenza delle articolazioni centrali che inizialmente si manifesta dopo prolungata deambulazione o stazione eretta ma che poi diventa sempre più costante tanto da alterare la postura. Le piccole articolazioni centrali sovraccaricate si infiammano sempre più e se non rimoviamo la causa progressivamente diventano instabili fino a lussarsi.
DIAGNOSI
Si basa su un attento esame clinico per valutare la sede del dolore e per differenziare le cause e da un esame Radiografico in carico. Talvolta può essere utile un esame baropodometrico, una TAC o una RMN.
delle articolazioni metatarso falangee. Tale dolore può essere a carico di tutto
l’avampiede o della parte centrale dell’avampiede oppure localizzato solo al I o
al V raggio (cioè sulla parte interna o esterna dell’avampiede). Pertanto una
metatarsalgia rappresenta un quadro complesso determinato da molte cause spesso
concomitanti sia a livello dell’avampiede che del retro piede. Vista la complessità di questa patologia intendo soffermarmi solo sulle metatarsalgie che interessano la parte centrale dell’avampiede. Queste sono di gran lunga le più frequenti e ne sono affette principalmente le donne soprattutto dopo la menopausa. ( come si può vedere
dalla foto la parte centrale dell’avampiede è più bassa delle parti laterali, si ha in pratica un avampiede rotondo). Come detto precedentemente le cause possono
essere molteplici in genere per alterazione della biomeccanica del piede:
- Alluce valgo
- Deformità delle dita (dita a martello)
- Instabilità delle articolazioni metatarso falangee centrali
- Maggior lunghezza congenita dei metatarsi centrali
- Artrosi di una o più articolazioni
- Obesità
- Esito di fratture
- Esito di pregressi interventi
CLINICA
In pratica il peso di questi pazienti invece di essere distribuito a tutto l’avampiede si concentra nella parte centrale e questo determina inizialmente una callosità plantare che spesso viene rimossa da un podologo ma che si riproduce abbastanza rapidamente in quanto non viene rimossa la causa dello squilibrio biomeccanico. Con il tempo compare un dolore plantare in
corrispondenza delle articolazioni centrali che inizialmente si manifesta dopo prolungata deambulazione o stazione eretta ma che poi diventa sempre più costante tanto da alterare la postura. Le piccole articolazioni centrali sovraccaricate si infiammano sempre più e se non rimoviamo la causa progressivamente diventano instabili fino a lussarsi.
DIAGNOSI
Si basa su un attento esame clinico per valutare la sede del dolore e per differenziare le cause e da un esame Radiografico in carico. Talvolta può essere utile un esame baropodometrico, una TAC o una RMN.
TERAPIA
In genere la terapia medica o fisica dà scarsi risultati. Il problema è quello di ridistribuire in modo corretto i carichi sull’avampiede. Per ottenere questo può essere usata una terapia conservativa o una chirurgica.
Terapia conservativa
Per questa si useranno plantari di compensazione (non si può avere una guarigione) che avranno lo scopo di ridistribuire i carichi sulle teste metatarsali e dovranno anche ristabilire la funzione di presa delle dita. La caratteristica di questo plantare sarà pertanto quella di sostenere i metatarsi inefficienti e scaricare quelli sovraccaricati e rimettere in carico le dita con spessori adeguati in modo da favorire l’azione dei flessori. E’ sempre stato in uso (e purtroppo lo è ancora) un plantare con un appoggio centrale dietro le tre teste metatarsali centrali. Questo plantare è da considerare statico che funziona solo quando il paziente è in stazione eretta. Nella fase del passo il piede si solleva e questo appoggio non esercita più la sua funzione come si può vedere dalle foto.
In genere la terapia medica o fisica dà scarsi risultati. Il problema è quello di ridistribuire in modo corretto i carichi sull’avampiede. Per ottenere questo può essere usata una terapia conservativa o una chirurgica.
Terapia conservativa
Per questa si useranno plantari di compensazione (non si può avere una guarigione) che avranno lo scopo di ridistribuire i carichi sulle teste metatarsali e dovranno anche ristabilire la funzione di presa delle dita. La caratteristica di questo plantare sarà pertanto quella di sostenere i metatarsi inefficienti e scaricare quelli sovraccaricati e rimettere in carico le dita con spessori adeguati in modo da favorire l’azione dei flessori. E’ sempre stato in uso (e purtroppo lo è ancora) un plantare con un appoggio centrale dietro le tre teste metatarsali centrali. Questo plantare è da considerare statico che funziona solo quando il paziente è in stazione eretta. Nella fase del passo il piede si solleva e questo appoggio non esercita più la sua funzione come si può vedere dalle foto.
Necessario invece avere un plantare dinamico che abbia effetto nella deambulazione al momento del carico quando i metatarsi tendono a verticalizzarsi. La correzione dovrà essere a livello dei metatarsi insufficienti.
Pertanto ogni plantare dovrà essere personalizzato e ottenuto mediante una impronta dinamica.
Pertanto ogni plantare dovrà essere personalizzato e ottenuto mediante una impronta dinamica.
Terapia Chirurgica
Nei casi in cui non si riesca a ricreare un equilibri sull’avampiede o se il paziente preferisce evitare di portare il plantare in ogni calzatura, in quanto ogni plantare è solo di compensazione, si deve ricorrere alla chirurgia.
Gli scopi della chirurgia saranno:
- correggere, se presente, l’alluce valgo in quanto determina un progressivo sovraccarico centrale in rapporto alla sua gravità
- correggere le deformità delle dita corrispondenti
- correggere eventuali alterazioni del medio e retropiede
- Sollevare le teste metatarsali sovraccaricate
Molte sono le tecniche descritte per quest’ ultimo punto.
Nei casi in cui non si riesca a ricreare un equilibri sull’avampiede o se il paziente preferisce evitare di portare il plantare in ogni calzatura, in quanto ogni plantare è solo di compensazione, si deve ricorrere alla chirurgia.
Gli scopi della chirurgia saranno:
- correggere, se presente, l’alluce valgo in quanto determina un progressivo sovraccarico centrale in rapporto alla sua gravità
- correggere le deformità delle dita corrispondenti
- correggere eventuali alterazioni del medio e retropiede
- Sollevare le teste metatarsali sovraccaricate
Molte sono le tecniche descritte per quest’ ultimo punto.